L’importanza di essere DOP
Conservare e tramandare la tradizione.
In Toscana esiste una forma, un linguaggio, un sentimento: è una terra dove la natura ha colori e gioie da esprimere. La gente in toscana ha passione per la storia e la tradizione che riconduce ad ogni azione, nelle piccole come nelle grandi cose: il processo di creazione assume sempre il valore di “cerimonia”.
Fare Prosciutto in toscana ha origini lontane: contadine e poderali ed ancora oggi mantiene quelle caratteristiche di genuinità e di gusto che lo elevano a eccellenza gastronomica.
L’arte della conservazione delle carni suine in Toscana ha avuto il suo consolidamento intorno all’anno mille; leggi riguardanti la macellazione e la conservazione della carne del maiale si rintracciano già al tempo di Carlo Magno.
Ma è nel XV secolo, in pieno splendore Mediceo, che la produzione del Prosciutto Toscano viene regolamentata con disposizioni riguardanti l’intero processo produttivo.
Forti di questa tradizione e dello stretto legame con il territorio, alle soglie del XXI secolo, nel 1996 il Prosciutto Toscano ha ottenuto il riconoscimento comunitario della DOP “Denominazione di Origine Protetta” grazie all’impegno e al rispetto per la tradizione alimentare toscana di tutti i Consorziati, che hanno deciso di aderire con orgoglio alle precise regole stabilite dal Disciplinare di produzione.
Da allora solo se vengono rispettate tutte le rigide prescrizioni produttive, i prosciutti possono ottenere il marchio a fuoco raffigurante la regione Toscana e le quattro stelle, che contraddistingue il Prosciutto Toscano DOP e ne garantisce la qualità.
Il controllo della produzione è effettuato da un Organismo di Controllo autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che verifica il rispetto, da parte di tutti i produttori, delle regole previste nel disciplinare di produzione.
Prosciutto Toscano DOP
Unico e genuino come la sua gente.